Come ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché
Le note nobilitano. . .
Quattro – Sospeso
-
Musiche: Gli Archimedi. Violino Andrea Bertino, Violoncello Luca Panicciari, Contrabbasso Giorgio Boffa, Percussioni Davide Calabrese | Body Painting: Veronica Fassio Sole | Regia: Claudia Tirone, Simona Catalano
-
Lo spettacolo è stato sospeso a causa dell’emergenza COVID-19. Appena possibile vi saranno comunicati data, orario e luogo.
Quattro è un numero potente, pratico e risolutore.
Quattro è un numero che sostiene, è la salute nascosta in un corpo dolente. Quattro è il guerriero interiore.
Quattro è ispirato a ”Le quattro stagioni” di A.Vivaldi. I personaggi e gli elementi naturali dei sonetti diventano maschere e corpi dipinti che interagiscono con le sonorità, giocando sullo svelamento e occultamento tipico del teatro greco. Il ritmo delle stagioni è cadenzato da monologhi che evidenziano come il tempo sia portatore di riflessioni, pensieri e trasformazioni d’anima. Cambiamenti di ritmo interiore che diventano musiche nuove e inaspettate.
L’Associazione “L’Altro Verso” è un’organizzazione no profit che promuove il lavoro educativo, nell’ambito delle pari opportunità e delle fasce deboli, mediante lo strumento del teatro sociale. Il fine è quello di realizzare inclusione, crescita artistica e personale.
L’Associazione si propone, inoltre, di stabilire rapporti personali capaci di educare e far crescere i cittadini in situazioni di particolare disagio soggettivo e sociale, valorizzando le abilità, la capacità di performance e i talenti.
PROGETTO TEATRO SOCIALE E DISABILITÀ
La compagnia di attori ”L’Altro Verso” ha la particolarità di essere costituita da ragazzi portatori di disabilità fisica e/o psichica. Il lavoro teatrale, focalizzato sulla connessione mente-corpo, permette di sperimentare e ottimizzare fattori quali la percezione corporea, la coordinazione (tempo-ritmo), la comunicazione, l’identità (personaggio), la relazione e tutto ciò che riguarda la sfera personale e prestazionale.
Il lavoro tecnico, a cadenza settimanale, è progettato mediante diversi forti riferimenti metodologici: Stanislavskij, il teatro dell’oppresso di A.Boal, il teatro-consiglio di A.Jodorowky e il modello SFERA per la prestazione umana di G.Vercelli.
Gli attori lavorano sul piano corporeo e psicologico, cercando di creare affinità tra il mondo interiore del personaggio e quello dell’attore. Il teatro diventa strumento di cambiamento individuale e sociale, la disabilità diventa talento e veicolo di cultura e bellezza.
La vera bellezza (2014), Il confine è l’abile (2015), Finzione o realtà (2016), Come siamo, dove siamo (2017), Tra il dito e la luna (2018), Male. (2018), La Straviata (2019), Quattro (2020).
A favore di: