Antigone
L’ultimo giorno di sole
Vaudeville
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di George Feydeau
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Sabato 11 marzo 2017, Teatro Civico, Moncalvo
Il nostro spettacolo vuole essere soprattutto un omaggio alla “belle époque”. In questa epoca (1871-1914), le invenzioni e progressi della tecnica e della scienza furono senza paragoni con il passato. L’illuminazione elettrica, la radio, l’automobile, la pastorizzazione, il vaccino per la tubercolosi e altre comodità, tutte contribuirono ad un miglioramento delle condizioni di vita e al diffondersi di un senso di ottimismo.
La “belle époque” indicava la vita brillante nelle grandi capitali europee, le numerose esperienze artistiche, ma soprattutto esprimeva l’idea che il nuovo secolo, cioè il Novecento, sarebbe stata un’epoca di pace e di benessere.E in questo clima di benessere nasce e si sviluppa la fotografia, il cinema dei fratelli Lumière e di Georges Melies (di cui verranno proiettati alcuni frammenti di film tra un atto e l’altro), la musica dei valzer di Strauss e il can-can parigino, la pittura dei manifesti di Touluse Lutrec e naturalmente l’apoteosi del teatro di vaudeville con il massimo esponente proprio in Feydeau.
I due atti unici scelti, in uno spettacolo veloce e divertente, riassumono tutta la comicità del teatro di Feydeau: comicità di situazioni, di intreccio, di battuta, che ha spesso origine dalla casualità e dall’imprevisto, e che è anche comicità sociale perché è la borghesia l’ambiente sociale di cui descrive la vita e gli scopi superficiali, velleitari…
A me gli occhi! (Dormez, je le veux!, atto unico, 1897)
Il domestico di una ricca famiglia usa l’ipnosi per sottomettere i suoi padroni e tutti quelli che gli capitano a tiro alle sue volontà. Dopo averli fatti diventare rispettivamente una scimmia e una reincarnazione della Carmen, sarà un altro medico, le cui doti di ipnotizzatore sono note, a risolvere il problema ipnotizzando a sua volta il domestico e imponendogli di diventare il miglior domestico del mondo.
La buonanima della suocera (Feu la mère de Madame, atto unico, 1908)
Rientrato a casa alle quattro del mattino dopo essere stato a un ballo in maschera, Lucien deve sopportare la scenata di gelosia della moglie; nel tentativo di difendersi fa un involontario paragone tra i seni di una modella presente al ballo e quelli della moglie. Questa, furiosa, sveglia la cameriera per chiederle un parere, e sarà solo la prima delle alzate che la cameriera dovrà fare finendo coinvolta nei litigi dei due coniugi. A un certo punto si presenta un uomo, che sostiene di essere il nuovo domestico della madre della signora, venuto a informarli della sua morte. La figlia sconvolta cerca di ricordare i bei momenti, ma si scoprirà, con enorme tristezza del genero, che in realtà a essere morta è la madre della vicina di casa.
Mani colorate si uniforma ai principi della Legge 266/91 sul volontariato ed ha per oggetto il perseguimento dei seguenti scopi di solidarietà sociale:
a) favorire una nuova cultura per l’infanzia contro gli abusi fisici, psichici, sessuali e qualsiasi forma di sfruttamento, schiavitù, disagio e maltrattamento a danno dei minori;
b) sviluppare strategie preventive atte a contrastare il fenomeno della pedofilia nel web per l’uso consapevole di internet;
c) trasmettere le conoscenze in merito alla legislazione e alla normativa degli strumenti di controllo e segnalazione delle violazioni dei codici di autoregolamentazione radiotelevisivi, internet, stampa e pubblicità (mass-media) a tutela dei minori;
d) promuovere il coordinamento di eventuali altre organizzazioni di volontariato o altro genere con finalità medesime impegnate su attività analoghe per la tutela dei minori.
COSA FACCIAMO
a) promuovere ed attuare iniziative, studi e ricerche a difesa dei minori e della famiglia;
b) realizzare corsi di formazione, informazione e sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado, statali e non statali, al fine di sviluppare le competenze degli operatori scolastici per acquisire strumenti di conoscenza sui meccanismi che guidano il mondo della comunicazione tradizionale e multimediale;
c) organizzare e realizzare incontri, convegni, corsi di formazione, stage, campagne di sensibilizzazione aventi valenza sociale, con l’obiettivo di valorizzare l’interesse superiore del Bambino e sostenere la famiglia come nucleo fondamentale della società.
d) favorire lo sviluppo di una nuova posizione culturale nei confronti del bambino con la realizzazione di corsi di aggiornamento, seminari, incontri di studio e la pubblicazione di testi divulgativi per la formazione di volontari.
e) organizzare incontri formativi/informativi con gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado sull’uso critico consapevole e responsabile delle tante risorse e delle opportunità messe oggi a disposizione dal Web.
In collaborazione con: